Cortona. L'alba dei principi etruschi

8 ottobre 2013 – 31 luglio 2014
Cortona. L'alba dei principi etruschi

Dalle nebbie del mito la nascita dei principi etruschi.

Un’eccezionale esposizione a Firenze racconta e ridisegna la storia della Cortona Etrusca antica di 2700 anni. Gli Etruschi sono ancora in grado di svelare antichi segreti e di raccontare storie straordinarie. 

La città di Cortona, una delle più importanti Lucumonie Etrusche, in particolare in questi anni è stata in grado di proporre novità importanti per la comprensione della storia e della cultura etrusca. Oggi a pochi anni dall’apertura del MAEC (Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona) e della clamorosa scoperta dei due circoli orientalizzanti del Sodo, il Comune di Cortona, l’Accademia Etrusca e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, con il sostegno della Regione Toscana e della Provincia di Arezzo, della Banca Popolare di Cortona, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e del Centro Fiere e Congressi di Arezzo, danno vita ad un progetto espositivo che spinge in avanti la conoscenza di questi nostri misteriosi avi e ci racconta come conservare la memoria della loro arte.

La mostra (corredata da catalogo scientifico), allestita nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, è stata realizzata grazie all’impegno dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana che ha condotto gli scavi nel Parco Archeologico di Cortona. Si tratta dei corredi del II Circolo funerario del Sodo, costituito da oltre 15 tombe intatte databili tra la fine del VII secolo e gli inizi del VI a.C. ed una serie di oggetti mai visti rinvenuti nei siti archeologici del territorio (dal palazzo principesco di Fossa del Lupo alla villa romana di Ossaia) esaminati sotto un nuovo punto di vista, quello del restauro.

Obiettivo della mostra è quello di offrire un viaggio che porti il visitatore indietro di 2700 anni fino all’alba della civiltà etrusca cortonese. Gli oggetti sono esposti grazie ad un allestimento originale sia per il valore storico-educativo che per quello spettacolare e tecnologico. Un percorso che presenta i vari stadi del recupero illustrando tutte le fasi di quella “catena di montaggio” che va dallo scavo archeologico, al recupero dei materiali, alla diagnostica, fino al completamento del restauro, in vista di una definitiva esposizione al MAEC. 

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