Museo Civico Archeologico di Sarteano

Museo Civico Archeologico di Sarteano

Museo Civico Archeologico di Sarteano
Il Museo, ubicato nel cinquecentesco Palazzo Gabrielli, a pochi passi dalla piazza principale del paese, accoglie materiali provenienti dalle numerose necropoli etrusche del territorio, comprese in un periodo che va dal IX al I sec. a. C.  Il primo piano si sviluppa su un percorso cronologico attraverso le necropoli di Sferracavalli, Solaia-Macchiapiana e la Palazzina che permettono un viaggio attraverso otto secoli di storia, con la possibilità di seguire contemporaneamente lo sviluppo delle tipologie tombali dai pozzetti villanoviani, agli ziri di epoca orientalizzante con sepolture singole, fino alle grandi tombe a camera di famiglia dell'epoca classica e dell'inizio dell'ellenismo. Di particolare interesse sono gli ossuari canopici in forma umana del periodo orientalizzante (VII sec. a. C.), tra cui il canopo femminile esposto con in mano l’ascia simbolo del potere, all’interno della ricostruzione della piccola tomba a camera che lo ospitava insieme all’ossuario del figlio. Inoltre tra i reperti di maggior pregio vi è il bel cippo di pietra fetida di S. Angelo con scene dei rituali funebri e le ceramiche dipinte di V e IV sec. a. C. della necropoli della Palazzina.
Tutto il piano inferiore è occupato dalle recenti scoperte nella necropoli delle Pianacce con una sala che ospita la ricostruzione a grandezza naturale, con una tecnica mai usata prima in Italia, della straordinaria tomba dipinta di IV sec. a. C. detta della Quadriga Infernale, il cui ciclo pittorico è tra i più significativi dell’arte etrusca. A questa eccezionale scoperta è anche dedicata una saletta multimediale con il video del momento della scoperta della tomba, avvenuta nel 2003, e con la ricostruzione 3D dell’ipogeo che ne permette una visita virtuale. Inoltre le sculture in pietra fetida, tra cui l’eccezionale gruppo cinerario con il defunto e il demone Vanth, la statua cinerario maschile e i cippi-ossuario con raffinate decorazioni a rilievo, insieme alle ceramiche attiche e agli oggetti di lusso, come la bella collana d’oro o il manico in osso di specchio, mostrano la ricchezza delle famiglie aristocratiche della zona tra il VI e il II sec. a. C.

Anche in epoca romana continuò l’occupazione legata all’uso delle acque termali, come documentano le belle lastre campana da Colombaio con Afrodite o il severo ritratto di epoca giulio-claudia.

Area archeologica delle Pianacce
A meno di un chilometro dal centro storico di Sarteano, su uno straordinario affaccio panoramico sulla Val di Chiana, si trova la necropoli delle Pianacce dove sono visitabili tredici tombe a camera, delle ventuno rinvenute, scavate nel travertino locale, le quali coprono un arco cronologico tra la seconda metà del VI e il II sec. a. C. Le più antiche sono di dimensioni medio-piccole, mentre le tombe dell'inizio dell'età ellenistica (fine IV-inizi III sec. a. C.) hanno sia corridoi che camere monumentali, come la tomba n. 12. La n. 7 ha un bell'arco sulla parte di fondo che incornicia una nicchia che accoglie un'urna figurata, mentre un'altra urna e un sarcofago sono sulle banchine laterali.
Ma la tomba più significativa dell'intero complesso è la tomba della Quadriga Infernale che con il suo ciclo pittorico degli ultimi decenni del IV sec. a. C. costituisce una delle più significative testimonianze della pittura etrusca di quell'epoca. La scena del demone Charun che guida il carro trainato da due leoni e due grifi è un unicum in Etruria, così come il gesto di affetto tra i due defunti distesi sulla kline nel banchetto eterno e lo straordinario serpente a tre teste della camera di fondo, tutto con colori vivaci ed eccezionalmente conservati grazie alla presenza di una delle prime attestazioni di intonaco.
Un altro motivo di attrazione della necropoli è la grande struttura teatriforme semicircolare: un'area sacra a podio-altare sopra la quale si svolgevano i rituali funebri prima della deposizione all'interno delle tombe sottostanti. Anche questa struttura, databile alla fine del VI sec. a. C., costituisce un unicum in Etruria e rappresenta una delle pochissime attestazioni di aree sacre all'interno di una necropoli.

Come arrivare al Museo

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Museo Civico Archeologico di Sarteano

Museo Civico Archeologico di Sarteano
Via Roma, 24
53047 Sarteano (SI)

Servizi del museo

  • Bookshop
  • Laboratori didattici
  • Sala proiezioni
  • Servizio prenotazione
  • Scheda in lingue
  • Accesso per portatori di handicap

Galleria fotografica

Didattica

Il Museo di Sarteano propone un progetto sulla civiltà degli Etruschi dedicato alle classi V elementari. Il progetto si suddivide in una serie di lezioni in classe, abbinate ad alcune uscite al Museo, alla Tomba della Quadriga Infernale e alla necropoli delle Pianacce. L’approccio alla civiltà etrusca sarà incentrato su trattazioni monografiche dei principali aspetti delle vita di quel popolo (famiglia, società, religione, cultura materiale, etc.), mettendo in secondo piano il consueto aspetto storico-artistico che, seppur fondamentale e sempre presente in filigrana nella trattazione sul popolo etrusco, sarebbe di per sé troppo impegnativo per dei bambini della scuola primaria. Come strumento verranno utilizzate le trattazioni monografiche a scopo didattico realizzate sugli Etruschi dall’AMAT.

Altri laboratori didattici singoli sono proposti sempre sugli Etruschi: il banchetto, l'alimentazione, la ceramica dipinta a figure nere e a figure rosse in rapporto a quella greca, la donna.