Parco archeominerario di San Silvestro

Parco archeominerario di San Silvestro

Un viaggio nel cuore della terra

Situato alle spalle di Campiglia Marittima, il Parco archeominerario di San Silvestro si estende su un’area di circa 450 ettari.

La visita ha inizio dal Museo dell’Archeologia e dei Minerali, per poi continuare nella Miniera del Temperino, dove una guida esperta accompagna i visitatori alla scoperta dei minerali metalliferi e del fascino del mondo sotterraneo. Uscendo dalla miniera si raggiunge l’area di Pozzo Earle che accoglie i Musei delle Macchine Minerarie e dei Minatori, fotografia degli ultimi decenni di storia mineraria.
Da questa area inizia la visita della Galleria Lanzi-Temperino: a bordo di un treno si ripercorre quello che una volta era il tragitto dei minerali, dalle miniere
della Valle del Temperino agli impianti di trattamento della Valle dei Lanzi. I resti di Rocca San Silvestro, villaggio medievale di minatori raggiungibile a piedi dalla stazione del treno, spiccano maestosi sullo sfondo di questa valle, e rappresentano il cuore del Parco.

Per i disabili motori l'accesso al Parco è possibile nelle seguenti aree:
al centro visita e ai musei, alla Galleria Lanzi Temperino e al punto ristoro.

Come arrivare al Museo

Google map
Parco archeominerario di San Silvestro

Parco archeominerario di San Silvestro
Via di San Vincenzo
57021 Campiglia Marittima (LI)

Servizi del museo

  • Bookshop
  • Caffetteria
  • Biblioteca
  • Laboratori didattici
  • Sala proiezioni
  • Sala per mostre temporanee
  • Servizio prenotazione
  • Scheda in lingue
  • Accesso per portatori di handicap
  • Servizi per portatori di handicap

Galleria fotografica

Didattica

La didattica per le scuole costituisce uno degli aspetti più importanti delle attività della Parchi Val di Cornia SpA.

Il patrimonio storico-paesaggistico del sistema di Parchi e Musei gestiti dalla società si presta a essere un valido strumento formativo per le scuole.

Obiettivi didattici:

  1. conoscenza del patrimonio storico archeologico per favorire il senso di identità e sensibilizzare alla tutela dei Beni Culturali come patrimonio collettivo;
  2. conoscenza delle risorse naturali, anche in relazione alla disponibilità di materie prime e al loro sfruttamento da parte dell’uomo;
  3. sperimentazione della produzione antica per ripercorrere lo sviluppo delle tecniche che hanno modificato il rapporto fra ambiente, uomo e lavoro, delineando la storia economica del territorio;
  4. acquisizione dei principi fondamentali e della metodologie della ricerca scientifica (storica, archeologica, geologica e naturalistica).

Allegati